Una nuova
ippovia
L'apertura di una nuova ippovia
rappresenta sempre, per chi la esegue, un
momento molto importante per diversi motivi.
Dal punto di vista
passionale, per quel misterioso rapporto che
ad un certo punto dell'avventura si instaura
nel binomio uomo-cavallo, dal punto di vista
professionale, per un evento che, arrivato a
buon fine, sarà foriero di buoni frutti non
solo per chi l'ha eseguito, ma anche per
altri che ne usufruiranno. C'è infine, l'intima
soddisfazione di essere riusciti in qualcosa
di sicuramente importante.
Nel caso specifico poi l'impresa
presenta per chi la esegue momenti di
profonda riflessione che non ci pare
opportuno affrontare in una relazione che
vuole essere solamente "tecnica".
Questa brevissima premessa
serve per introdurre il discorso sull'impresa,
per la quale si lavora da circa due anni e
che si intende realizzare nella primavera del
1999 in vista del Giubileo del 2000. Impresa
che proprio in onore dello storico
avvenimento i due protagonisti hanno voluto
chiamare "Ippovia del Giubileo".
L'idea
L'idea base (i due protagonisti
non sono nuovi ad
imprese del genere) è quella di aprire una
nuova ippovia dal nord al sud dell'isola,
visitando tutti i maggiori santuari e chiese
campestri della Sardegna, partendo dal
santuario di Buon Cammino di Santa Teresa di
Gallura per arrivare dopo due mesi di marcia
al santuario della Madonna di Bonaria di
Cagliari che pur non essendo un santuario
rurale, ma una sacra struttura urbana,
rappresenta pur sempre, nella devozione
popolare, il simbolo di tutte le chiese ed i
santuari della Sardegna
Aspetti tecnici
Il viaggio verrà compiuto da due
cavalieri (Angelo Mavuli e Antonio Sardo) fra aprile e maggio del 1999 con l'ausilio
di quattro cavalli Anglo-Arabi-Sardi in età
compresa fra i cinque e gli undici anni e con
l'aiuto di una struttura mobile che
quotidianamente attenderà cavalli e
cavalieri al termine di ogni singola tappa.
Il viaggio, oltre che
essere un notevole banco di prova per l'uomo,
diventerà un test importante anche per i
cavalli che verranno sottoposti
preventivamente e periodicamente a visite
specialistiche e mirate (alimentazione e
prove di sforzo) i cui risultati, debitamente
resi noti, potranno costituire valido
materiale di consultazione e studio in un
settore molto importante per l'isola quale è
l'allevamento e la cura del cavallo.
Riteniamo infatti che avere notizie e dati di
raffronto raccolti in una situazione reale e
continuativa, quale è quella offerta da
"Ippovia del Giubileo" possa
tornare utile successivamente nella cura e
nell'allevamento del cavallo ed anche nel
miglioramento della pur nobilissima razza.
Aspetti storico
geografici
L'impresa partirà da uno dei punti
più estremi dell'Isola, il santuario di Buon
Cammino di Santa Teresa Gallura e si
svilupperà, in prevalenza su strada sterrata
da nord a sud non percorrendo una ipotetica
dorsale, bensì effettuando un percorso
concepito da nord, ovest, est, sud.
Per essere più chiari diciamo che il
percorso si svilupperà lungo una "direttrice"
a zig-zag che permetterà il raggiungimento
dell'obbiettivo prefissato: visitare il
maggior numero ed i più importanti santuari
campestri della Sardegna. Di ciascun
santuario visitato verrà tracciato un
profilo storico-architettonico-geografico,
comprensivo di foto, relazione sullo stato in
cui l'immobile si trova al momento della
visita ed itinerario percorso per il suo
raggiungimento, offerte del territorio
circostante ai fini turistici. Il tutto,
relazioni, foto, itinerari, situazioni di
fatto ecc. sarà, successivamente al viaggio,
raccolto, in un volume, utile a fini
turistici o prettamente culturali.
Il volume che conterrà anche l'elenco
degli sponsor
dell'Impresa, dovrebbe essere stampato a cura
dell'Esit che ne acquisterebbe i diritti.